Convivere con lo stress

L’era industriale, risalente ormai alla fine del XVIII secolo[1] apportando nuova ricchezza e di conseguenza aumentando il benessere derivante da nuove risorse economiche, fa si che le persone si dedichino a nuove attività spesso extra lavorative, riponendo le residue risorse fisiche in esse.

Ne deriva che l’impegno mentale venga sempre più coinvolto in idee, progetti e strategie rivolte sia alla sfera lavorativa (maggiori possibilità lavorative = maggior guadagno) che extra lavorative (una nuova casa, maggiori capacità di spesa, nuove possibilità di acquisto di beni).

Ci vuole perlomeno un secolo per verificare quanto questo ha significato, i vantaggi avuti e i benefici derivanti. Le nuove scoperte hanno poi aperto alla mente e alla fantasia la possibilità di spaziare su cosa il mondo avrebbe potuto offrire! Così come la scoperta di particolari farmaci legati alle ricerche effettuate da “pochi eletti”, portarono l’uomo ad un maggior benessere fisico e ad una maggiore longevità.

Uno dei prezzi da pagare fu però anche la nascita di alcune patologie non proprio di natura fisiologica ma di natura comportamentale; alcuni soggetti, a causa di particolari sollecitazioni, si comportavano in modo un po’ diciamo così “anomalo” e non essendoci conoscenze o cure per affrontarle, venivano spesso rinchiusi in determinati spazi protetti chiamati: “Manicomi”!

Ho un’età sufficiente per ricordare alcune esperienze e devo dire che ancora oggi ne porto ricordi piuttosto pesanti!

Fortunatamente la nascita della psicanalisi e la scoperta di specifici farmaci ha fatto si che quasi tutte le patologie potessero essere affrontate nel contesto sociale dei soggetti interessati senza segregazione, sia pure con tutti i limiti che ancora oggi sussistono in merito ad efficacia ed opportunità.

La conoscenza del problema oggi è abbastanza diffusa e alcune condizioni comportamentali con una certa facilità inducono a pensare che un soggetto ne sia, diciamo così coinvolto in forma più o meno patologica. Ci si rifugia molto velocemente e spesso a definire il tutto sotto una forma non meglio definibile di “stress”! Pur senza competenza e spesso con una certa sufficienza, anche da parte di chi dovrebbe essere considerato un esperto[2], si conclude che spesso ci si comporta in un certo modo perché si è: “Stressati”.

È così diffusa la cosa che si usa spesso dire: “E chi non è stressato?” Tra lavoro[3], famiglia[4] e altro[5]

E gli effetti non sono solo di natura comportamentale (parlo di un semplice e blando nervosismo) ma, spesso il soggetto sta male veramente, ha l’impressione di essere coinvolto in un vortice dal quale non è possibile uscirne.

Ma questo dovrebbe farci riflettere! Perché dovremmo lasciarci coinvolgere in modo deleterio, perché non dovremmo poter reagire? Comprendo che spesso non è facile, ci sono impegni, obblighi, tempi da rispettare …

E se una persona scoppia e non ce la fa più? Ho visto casi abbastanza gravi che confermano quanto vado a dirvi!

È necessario fermarsi! Fermarsi magari solo un po’, rompere con alcune cose che sono causa dell’effetto stress! Farsi magari aiutare da chi ne sa più di noi, a partire dal medico di famiglia! Trovare insomma il modo di riconoscersi bisognosi di aiuto, di rispetto di se, di avere i propri spazi …

Cerchiamoci un qualcosa che ci faccia stare meglio, ci faccia respirare. Ritroviamo il coraggio di ammettere che non ce la facciamo più e che dobbiamo riposare, alternare gli sforzi, scegliere solo quelli essenziali, non possiamo sempre “Spaccare il mondo”!

Mi rendo conto che non è facile neppure trovare le persone giuste che ci possono aiutare! Si va per tentativi, magari iniziando dal servizio sanitario nazionale …

Non è per denigrare o mettere in cattiva luce persone che si impegnano nel loro lavoro che ce ne sono ancora ma, è difficile in quel contesto trovare persone che si prendano a cuore un particolare soggetto, diventa spesso un lavoro di routine, un attività come un’altra dove si è pagati per il tempo impiegato e non per i risultati e quindi: incontri limitati in un determinato tempo, conoscenze dirette limitate, poca continuità, scarsa professionalità, …!

Se ci si rivolge al privato non si sa quali pesci pigliare! Per la serie: “Ognuno è bravo quando ottiene risultati e scadente quando non riesce”, ci si può imbattere in specialisti[6] di ogni genere ed è difficile trovare lo specialista adatto a noi. Ricordiamoci poi che colui che va bene ad un soggetto non è detto che vada bene anche ad un altro! Diventa insomma un po’ un terno al lotto!

Stiamo parlando però di persone che abbiano già una patologia più o meno conclamata e comunque bisognosi di sostegno, persone che comunque si rendono conto di non farcela da soli!

Vi è inoltre una forte differenza tra mondo maschile e mondo femminile: è più incline a farsi aiutare o comunque ad intraprendere un cammino di consapevolezza una donna di un uomo! Retaggi del passato fanno si che un uomo spesso voglia fare il “Rambo” e sostenere che lui non ne ha bisogno per poi verificare quanto la verità sia proprio nell’opposto! …e ne vediamo le conseguenze! Non voglio entrare in questo argomento che ci porterebbe fuori

E se ci preoccupassimo della prevenzione? Se riuscissimo ad introdurre elementi deterrenti? Se ci incamminassimo verso una vera consapevolezza della nostra fragilità umana e dei limiti che essa comporta?

Facile a dirsi vero?

Nel prossimo articolo cercheremo di approfondire di più questi aspetti.

 

 

Fiorenzo

 

[1] Si fa risalire alla rivoluzione industriale del 1780 in Inghilterra.

[2] Si pensi ad esempio al medico di famiglia.

[3] Le attuali difficoltà economiche non danno sufficienti garanzie e fiducia nel futuro, soprattutto ai genitori con figli.

[4] Sempre più coppie vanno in crisi, sempre più famiglie si sfaldano!

[5] Facciamo sempre maggior fatica ad accontentarci: se vediamo chi sta meglio vorremmo stare meglio di lui…

[6] Si trovano oggi specialisti di ogni genere! Fino qualche anno fa ci si limitava alla definizione di psicologo (chi ti ascolta) e psichiatra (chi impartisce una cura per un disturbo della psiche), oggi ci sono terapeuti di ogni tipo e per ogni contesto!